Emergenza latte: serve una svolta
13 febbraio 2015
La filiera lattiero casearia è chiamata a una svolta. E così il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, propone un Pacchetto Latte bis, per fronteggiare una crisi che sta minacciando la sopravvivenza stessa delle aziende agricole e la tenuta del sistema. Il sito Agronotizie riporta che il Mipaaf ha previsto misure di emergenza articolate in più punti di intervento e ha messo anche le mani avanti sull’andamento delle produzioni lattiere interne, onde evitare che disposizioni sanzionatorie da. Martina ha inoltre annunciato di aver scritto al commissario europeo Phil Hogan, chiedendo di prevedere la rateizzazione senza interessi delle eventuali multe per le quote latte dell’ultima campagna.
“Dobbiamo dare una svolta ai rapporti nel settore del latte e superare degli ostacoli strutturali che da anni ci trasciniamo e che penalizzano soprattutto gli allevatori. Abbiamo proposto due scelte di fondo – ha detto Martina – per la filiera: vogliamo rafforzare l’organizzazione economica della produzione agricola e dell’interprofessionalità contrattuale e allo stesso tempo riformare il decreto ministeriale di applicazione del Pacchetto latte per affrontare la grave situazione attuale”.
Maggiore coesione all’interno della filiera, dunque, che il ministero intende perseguire anche facendo leva su strumenti “persuasivi” come il rafforzamento della “collaborazione tra ministero e Antitrust, per dare piena attuazione alle previsioni dell’articolo 62 della legge 27/2012”. Una linea di difesa, dunque, per far rispettare i tempi di pagamento nei vari passaggi della filiera, a tutela dell’anello debole.
Si rafforza anche la sinergia tra Mipaaf e Ismea, per “un monitoraggio periodico delle principali classi di prodotti agricoli sull’andamento dei costi medi di produzione, dei prezzi dei prodotti pagati ai produttori agricoli e dei prezzi dei prodotti praticati al consumatore”. Martina annuncia la linea dura: “Laddove si riscontrassero, anche nel settore del latte, delle pratiche sleali siamo pronti a procedere con le dovute segnalazioni all’Autorità garante per il mercato e la concorrenza”.
La riforma del Pacchetto Latte prevede anche “maggiori garanzie contrattuali per i produttori, insieme all’istituzione di una Commissione interprofessionale Latte, con esperti indicati dalla filiera, alla quale affidare il compito di indicare le buone pratiche, le tendenze dei prezzi e dei costi di produzione”.
C’è spazio anche per un’etichettatura in grado di fornire al consumatore informazioni più chiare sul luogo di mungitura. Una proposta alla filiera, per ora, che ipotizziamo incontrerà qualche perplessità, anche se, ha fatto sapere Martina, “il ministero è pronto a supportare questa iniziativa con una specifica campagna di promozione”. Un prossimo decreto ministeriale innoverà quello emanato nell’ottobre 2012 per il Pacchetto latte, introducendo obbligatoriamente clausole di garanzia nei contratti, con particolare riguardo alla loro durata e al rispetto del principio di buona prassi fondato su un equilibrato rapporto tra andamento dei prezzi e dei costi di produzione.Contemporaneamente, è previsto un intervento sul sistema sanzionatorio per i casi di inosservanza del nuovo decreto sulle relazioni contrattuali nel settore del latte e dei prodotti lattiero caseari. Punto di arrivo di questo percorso sarà un intervento normativo teso a introdurre un’interprofessione in cui siano chiaramente regolati gli ambiti d’intervento e le modalità di partecipazione e funzionamento.
13 febbraio 2015
La filiera lattiero casearia è chiamata a una svolta. E così il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, propone un Pacchetto Latte bis, per fronteggiare una crisi che sta minacciando la sopravvivenza stessa delle aziende agricole e la tenuta del sistema. Il sito Agronotizie riporta che il Mipaaf ha previsto misure di emergenza articolate in più punti di intervento e ha messo anche le mani avanti sull’andamento delle produzioni lattiere interne, onde evitare che disposizioni sanzionatorie da. Martina ha inoltre annunciato di aver scritto al commissario europeo Phil Hogan, chiedendo di prevedere la rateizzazione senza interessi delle eventuali multe per le quote latte dell’ultima campagna.
“Dobbiamo dare una svolta ai rapporti nel settore del latte e superare degli ostacoli strutturali che da anni ci trasciniamo e che penalizzano soprattutto gli allevatori. Abbiamo proposto due scelte di fondo – ha detto Martina – per la filiera: vogliamo rafforzare l’organizzazione economica della produzione agricola e dell’interprofessionalità contrattuale e allo stesso tempo riformare il decreto ministeriale di applicazione del Pacchetto latte per affrontare la grave situazione attuale”.
Maggiore coesione all’interno della filiera, dunque, che il ministero intende perseguire anche facendo leva su strumenti “persuasivi” come il rafforzamento della “collaborazione tra ministero e Antitrust, per dare piena attuazione alle previsioni dell’articolo 62 della legge 27/2012”. Una linea di difesa, dunque, per far rispettare i tempi di pagamento nei vari passaggi della filiera, a tutela dell’anello debole.
Si rafforza anche la sinergia tra Mipaaf e Ismea, per “un monitoraggio periodico delle principali classi di prodotti agricoli sull’andamento dei costi medi di produzione, dei prezzi dei prodotti pagati ai produttori agricoli e dei prezzi dei prodotti praticati al consumatore”. Martina annuncia la linea dura: “Laddove si riscontrassero, anche nel settore del latte, delle pratiche sleali siamo pronti a procedere con le dovute segnalazioni all’Autorità garante per il mercato e la concorrenza”.
La riforma del Pacchetto Latte prevede anche “maggiori garanzie contrattuali per i produttori, insieme all’istituzione di una Commissione interprofessionale Latte, con esperti indicati dalla filiera, alla quale affidare il compito di indicare le buone pratiche, le tendenze dei prezzi e dei costi di produzione”.
C’è spazio anche per un’etichettatura in grado di fornire al consumatore informazioni più chiare sul luogo di mungitura. Una proposta alla filiera, per ora, che ipotizziamo incontrerà qualche perplessità, anche se, ha fatto sapere Martina, “il ministero è pronto a supportare questa iniziativa con una specifica campagna di promozione”. Un prossimo decreto ministeriale innoverà quello emanato nell’ottobre 2012 per il Pacchetto latte, introducendo obbligatoriamente clausole di garanzia nei contratti, con particolare riguardo alla loro durata e al rispetto del principio di buona prassi fondato su un equilibrato rapporto tra andamento dei prezzi e dei costi di produzione.Contemporaneamente, è previsto un intervento sul sistema sanzionatorio per i casi di inosservanza del nuovo decreto sulle relazioni contrattuali nel settore del latte e dei prodotti lattiero caseari. Punto di arrivo di questo percorso sarà un intervento normativo teso a introdurre un’interprofessione in cui siano chiaramente regolati gli ambiti d’intervento e le modalità di partecipazione e funzionamento.