Aggiornamento sulle nottue: presenza diffusa
I rilievi effettuati da Veneto Agricoltura lo scorso 10 maggio hanno evidenziato una presenza abbastanza diffusa di larve di nottue (Agrotis ipsilon) prevalentemente di quarto e quinto stadio. Tuttavia – riporta il Bollettino Colture Erbacee – il superamento della soglia di danno è stato osservato in casi sporadici (circa 1% della superficie osservata).
In questi giorni stanno formandosi progressivamente le larve di quarto stadio derivanti da voli successivi, compreso l’ultimo significativo (attorno al 25 marzo); tali larve si aggiungeranno a quelle, già presenti in campo, derivanti dal primo volo.
I tecnici di Veneto Agricoltura consigliano di procedere ad una ulteriore osservazione degli appezzamenti, a partire da quelli in cui la presenza dei sintomi era già stata notata e in cui le colture sono ancora in fase particolarmente suscettibile (mais fino a 5-6 foglie, bietole, orticole di recente trapianto,…).
Nel caso si superasse la soglia (per il mais, indicativamente il 5% delle piante attaccate) si dovrà intervenire tempestivamente con trattamenti insetticidi in post-emergenza possibilmente serali con alti volumi d’acqua.
Su mais e su altre colture il danno da nottua è facilmente individuabile per il “taglio” della pianta al di sopra del terreno o l’erosione al colletto che porta all’appassimento di tutta o buona parte della pianta (vedi news precedente su Assomais).
I rilievi effettuati da Veneto Agricoltura lo scorso 10 maggio hanno evidenziato una presenza abbastanza diffusa di larve di nottue (Agrotis ipsilon) prevalentemente di quarto e quinto stadio. Tuttavia – riporta il Bollettino Colture Erbacee – il superamento della soglia di danno è stato osservato in casi sporadici (circa 1% della superficie osservata).
In questi giorni stanno formandosi progressivamente le larve di quarto stadio derivanti da voli successivi, compreso l’ultimo significativo (attorno al 25 marzo); tali larve si aggiungeranno a quelle, già presenti in campo, derivanti dal primo volo.
I tecnici di Veneto Agricoltura consigliano di procedere ad una ulteriore osservazione degli appezzamenti, a partire da quelli in cui la presenza dei sintomi era già stata notata e in cui le colture sono ancora in fase particolarmente suscettibile (mais fino a 5-6 foglie, bietole, orticole di recente trapianto,…).
Nel caso si superasse la soglia (per il mais, indicativamente il 5% delle piante attaccate) si dovrà intervenire tempestivamente con trattamenti insetticidi in post-emergenza possibilmente serali con alti volumi d’acqua.
Su mais e su altre colture il danno da nottua è facilmente individuabile per il “taglio” della pianta al di sopra del terreno o l’erosione al colletto che porta all’appassimento di tutta o buona parte della pianta (vedi news precedente su Assomais).