Quotazioni del mais: torna la stabilità
A fine gennaio c’è stata una leggera scossa per il prezzo del mais nazionale, ma l’ultima settimana è all’insegna della stabilità. A fine di gennaio il mais di qualità zootecnica è cresciuto infatti di 2 euro/t a Milano (179,50 euro/t) e di 1 euro/t a Bologna (prezzo medio 176 euro/t).
L’ultima settimana, la prima di febbraio, vede le quotazioni stabili: come riportato dal sito Obiettivo Cereali, dopo il lieve rialzo i prezzi sono rimasti stabili su tutte le piazze e per tutte le categorie. A Milano il prodotto “con caratteristiche” quota 184 euro/t, quello convenzionale 179,50 euro/t. A Bologna i prezzi sono rispettivamente 179 euro/t e 176 euro/t. La merce d’importazione ha perso dai 2 ai 3 euro/t; questi cali potrebbero lasciar presagire qualche lieve ribasso anche per la merce nazionale. Sui mercati a termine internazionali le quotazioni sono rimaste, al netto della volatilità infrasettimanale, per lo più stabili.
Il sito Agricoltura 24 riporta che le quotazioni del mais nazionale reggono meglio del comunitario reso Nord Italia.
La domanda di merce locale non forza ma resta puntuale, con l’offerta presente e sufficiente a coprire il fabbisogno alla giornata. Lo “spread” in calo con i cereali a paglia ed il sorgo ne limita l’utilizzo nelle diete zootecniche. I prezzi del nazionale “con caratteristiche” resta a 183-185 euro/t con il “generico” a sconto di 4-5 euro/t; in calo le origini comunitarie a 183 euro/t (-2) e l’extra-EU sui 191 euro/t (-3).
A fine gennaio c’è stata una leggera scossa per il prezzo del mais nazionale, ma l’ultima settimana è all’insegna della stabilità. A fine di gennaio il mais di qualità zootecnica è cresciuto infatti di 2 euro/t a Milano (179,50 euro/t) e di 1 euro/t a Bologna (prezzo medio 176 euro/t).
L’ultima settimana, la prima di febbraio, vede le quotazioni stabili: come riportato dal sito Obiettivo Cereali, dopo il lieve rialzo i prezzi sono rimasti stabili su tutte le piazze e per tutte le categorie. A Milano il prodotto “con caratteristiche” quota 184 euro/t, quello convenzionale 179,50 euro/t. A Bologna i prezzi sono rispettivamente 179 euro/t e 176 euro/t. La merce d’importazione ha perso dai 2 ai 3 euro/t; questi cali potrebbero lasciar presagire qualche lieve ribasso anche per la merce nazionale. Sui mercati a termine internazionali le quotazioni sono rimaste, al netto della volatilità infrasettimanale, per lo più stabili.
Il sito Agricoltura 24 riporta che le quotazioni del mais nazionale reggono meglio del comunitario reso Nord Italia.
La domanda di merce locale non forza ma resta puntuale, con l’offerta presente e sufficiente a coprire il fabbisogno alla giornata. Lo “spread” in calo con i cereali a paglia ed il sorgo ne limita l’utilizzo nelle diete zootecniche. I prezzi del nazionale “con caratteristiche” resta a 183-185 euro/t con il “generico” a sconto di 4-5 euro/t; in calo le origini comunitarie a 183 euro/t (-2) e l’extra-EU sui 191 euro/t (-3).